Separazione dolorosa:

come superarla?

Una separazione dolorosa è una separazione di fatto o un divorzio che provoca una grande sofferenza.  Vi è il caso in cui una persona subisce una scelta non sua e si sente abbandonata. Ad esempio quando il partner decide di andarsene, nei casi di tradimento oppure quando muore la persona amata. Vi è anche il caso di chi si rende conto che “non si può più andare avanti cosi” e assume la responsabilità della decisione di separarsi, spesso con tanti sensi di colpa e un’impressione generale di fallimento. I sensi di colpa vengono sovente amplificati quando ci sono di mezzo dei figli, ossia quando la persona è cosciente del fatto che le proprie scelte non incidono solo sulla propria vita personale ma anche su quella di altre persona amate.

 

Perché succede?

 

I motivi che portano le coppie a separarsi sono innumerevoli; vi sono ragioni evidenti (ad esempio: “mio marito mi tradisce” oppure “è un uomo violento”) e altre più nascoste, legate alla psicologia delle persone (ad esempio: l’impressione di non aver più nulla da dirsi, di andare in direzioni diverse).

Indipendentemente dalle varie ragioni che portano una coppia a separarsi, in quasi tutti i casi vi è sofferenza. Essa può essere più o meno profonda e può perdurare per periodi più o meno lunghi nel tempo.

 

A chi succede?

 

Le statistiche parlano chiaro: al giorno d’oggi la quasi maggioranza delle coppie è colpita, presto o tardi, dal fenomeno della separazione. Si tratta quindi di un’esperienza che può succedere a tutti e ad ogni età.

 

 

Quali sono i sintomi?

 

Quest’esperienza può essere vissuta in modi molto diversi, ossia segnare in maniera più o meno profondo la persona. C’è chi riesce a superare in breve tempo la separazione e chi invece ne rimane condizionato per anni, se non addirittura per una vita intera. In questi casi spesso la persona si difende con argomentazioni del tipo: “gli uomini sono tutti egoisti”, oppure “non ci si può fidare delle donne” e la conclusione: “meglio soli che male accompagnati”.

Molti pensano che gli uomini soffrano meno delle separazioni rispetto alle donne, per il semplice fatto che a volte sono più veloci nel cercarsi una nuova compagna o perlomeno qualcuno con cui condividere momenti di intimità sessuale. Si tratta di un pregiudizio molto diffuso, basato su uno sguardo sociale abbastanza superficiale del fenomeno. In realtà, la sofferenza interiore di un essere umano non può essere misurata in base ai suoi comportamenti. Ogni individuo, di fronte a una situazione stressante, cerca delle strategie di sopravvivenza ed è probabile che le strategie degli uomini siano differenti da quelle delle donne. Di conseguenza, il comportamento di un uomo che cerca divertimento ed esperienze sessuali può essere letto come un sintomo di un individuo che non si sente più sicuro di sé, della sua virilità e che cerca inconsciamente di rassicurasi attraverso nuove esperienze.

La sofferenza delle donne è spesso più manifesta, innanzitutto perché le donne esprimono con maggior facilità le loro emozioni, spesso parlando con le amiche e i famigliari. I loro sintomi depressivi sono quindi maggiormente visibili. In un certo senso quindi la donna ha maggior facilità nel cercare aiuto e conforto e nel crearsi una rete di solidarietà con altre donne (o uomini) in situazioni simili.

Come avrete capito, i sintomi del dolore interiore sono molto soggettivi e possono essere più o meno visibili dall’esterno. Il fatto che una persona non esprima il proprio dolore non significa che non lo percepisca e non ne soffra.

 

Se desiderate sapere come gestire una separazione dolorosa vi invito a scaricare il PDF: “Separazione dolorosa: come superarla?”

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