Di cosa si tratta?
Contrariamente alle ferite del corpo, che sono visibili e tangibili, quelle dell’anima sono ferite invisibili, che nessuno vede, alle quali di solito nessuno presta attenzione. Per questo la persona che ne soffre si sente sola, diversa dagli altri. A volte pensa: “non mi capisce nessuno, nessuno è come me”.
Quelle dell’anima sono ferite di tipo emotivo e affettivo; hanno colpito il cuore della persona (non a caso si dice “mi ha spezzato il cuore”). Hanno intaccato la sua capacità di amare gli altri senza paura, in modo spontaneo e naturale. La persona che ne soffre spesso non si sente amata e, soprattutto, non si sente compresa dagli altri quando prova a esprimere ciò che vive, ciò che sente dentro.
Perché succede?
Tutti noi vorremmo vivere una vita felice e armoniosa, in cui stiamo bene. A volte però accadono eventi che ci fanno male, che ci feriscono e questo succede già da bambini. Ad esempio, un genitore si allontana per motivi di lavoro o per un divorzio e ci sentiamo abbandonati. Oppure i genitori litigano e noi pensiamo di esserne la causa. Si tratta quindi di fatti accaduti (poco importa se ce ne ricordiamo o meno), in cui abbiamo sofferto e abbiamo tratto un certo tipo di conclusione, come ad esempio: “Il papà non mi ama più. Non sono abbastanza bravo/a da meritarmi l’amore del papà.” Oppure: “Se litigano è colpa mia. Devo aver fatto qualcosa di sbagliato.” Crescendo, ci dimentichiamo di queste conclusioni… non si tratta di pensieri coscienti. Ma essi continuano ad agire in modo nascosto dentro di noi e, a nostra insaputa, ci rendono infelici.
Chi le vive?
Ogni persona può essere ferita nella sua anima. Questo succede soprattutto alle persone sensibili, che sono in contatto con il proprio cuore. Quindi, potenzialmente, a ogni essere umano. Non a caso le ferite dell’anima spesso appaiono nei momenti della vita in cui la persona apre il suo cuore a un altro essere, ad esempio quando una donna diventata mamma per la prima volta, oppure quando una persona si innamora (e soprattutto se questo amore non viene corrisposto). Spesso le ferite dell’anima emergono nei momenti difficili della vita, nei momenti di crisi, ad esempio quando si viene licenziati, si vive un divorzio, quando è deceduta una persona cara oppure quando si è confrontati a una malattia.
Riassumendo, si può dire che ogni essere umano può essere ferito nella propria anima. In generale la persona viene ferita durante l’infanzia / la giovinezza. Se la ferita non viene curata e guarita, come succede nella maggior parte dei casi, la persona la trascina con sé durante l’arco della vita, indipendentemente dal fatto di esserne cosciente o meno. Questo significa che spesso chi ne soffre non è consapevole di essere stato ferito nella propria anima. Sono poi nuovi eventi nella vita della persona diventata adulta che fanno riemergere le ferite ed è a questo punto che la persona si chiede: “cosa mi succede? Perché sto cosi male? Prima ero forte, perché ora provo quest’angoscia?”
Quali sono i sintomi?
I sintomi sono soggettivi, quindi variano molto da una persona all’altra. In generale, chi soffre di ferite dell’anima non si sente molto bene nella propria pelle, si sente a disagio (con sé stesso e/o con gli altri). Spesso si sente diverso dagli altri e soprattutto incompreso. Prova un sentimento di solitudine, di isolamento, anche in presenza degli amici o dei colleghi di lavoro. Oppure sente di non essere più come prima (forte, spensierato, allegro, sicuro di sé). La persona può percepire tensioni alla pancia, nervosismo, momenti di tristezza senza una causa apparante. A volte prova la sensazione di essere vuota dentro. Ha perso la motivazione per attività che prima le piacevano tanto.
Se desiderate sapere come gestire le vostre ferite dell'anima vi invito a scaricare il PDF: “Ferite dell'anima”